giovedì 30 marzo 2017

seguire lo schema o Essere

Quando ho deciso di aprire questo blog, dopo mille titubanze e spinta da altri, non sapevo proprio a cosa avrei potuto riferirmi.. Scegliere è sempre stato un problema per me così come nella vita.
Che argomenti dovevo trattare, in che forma? E se poi fossi risultata noiosa o troppo confusionaria? Senza identità?
Di fondo ho sempre visto e sempre mi hanno fatto vedere quanto fossi indecisa, in me stessa.
Perché la società ci spinge non a scegliere ma a scegliere uno schema che già esiste.
Sei bianco o nero? Sei grigio?
Devi essere qualcosa di conosciuto per essere riconosciuto, devi rientrare in un modo già visto per piacere.
Eeh, niente di più sbagliato.

Ora, io non ho idea se ciò che scrivo e fotografo vi interessi poi davvero o possa essere in qualche modo utile ma forse il punto sta tutto lì. Non mi deve interessare molto.
Mi farebbe moltissimo piacere avere un riscontro positivo, certo, ma il fatto resta. 
Vi dicono cosa essere? E in che modo essere?
A me, complice una vena insicura spesso attiva, svariatissime volte!
Ma insomma come ho fatto a convincermene, (di essere insicura intendo)? E voi?
Chi ha mollato il filo di se stesso per raggomitolarcisi attorno?
Non facciamoci imbrogliare..
Non ho mai avuto dubbi sulle cose importanti. Su chi amo e chi meno. Sul non odiare mai e mi piace tanto non odiare. Sui miei gusti a tavola, sul mio sentire.
Decisa. Decisissima. Sicura. 
E allora? Beh, ecco, levati i piccoli grandi irrisolti che derivano da ogni infanzia, si, credo che quando iniziai a non rientrare in nessun sistema, lavorativo e sociale, abbia iniziato un'inconscia campagna diffamante, diciamo, su me stessa. Mi sono buttata su storie a distanza, sicure, con persone che non potevano né sarebbero riuscite a modificare poi molto il mio approccio, così la mia zona comfort restava intatta e al sicuro. Questa è la vera verginità, dopotutto. Potevo stare lì ore a pensare, a lagnarmi e a non cambiare. Mi sentivo non amata e in effetti questo era. Nessuno di loro ha mai conosciuto il mio profondo e anche se vai a letto con qualcuno che ti pare di amare, quello chi conosce se resta fuori da ciò che sei davvero..? Se i pensieri li selezioni e ne dici la metà, se non sei libera totalmente.. Non guardavate me. Io mi sentivo poco protetta e mentre guardavo questo, questo succedeva. Soffrire è rivoluzionarsi, per certi versi, per altri è apparecchiare sempre allo stesso modo. E puoi anche confondere una tua proiezione messa in loop in quel che ci piace definire destino..
Ma arriva sempre una primavera particolare, anche d'inverno, in cui ti svegli e sei di nuovo tu. Qualche anno è passato. E' di nuovo tempo di mettere via i maglioni e le scarpe di tela sono un po' stinte, sciupate..bisognerà cambiarle. Non importa affatto.
Sei di nuovo in grado di sentire gli odori della tua strada, quando si prepara per la cena. Ridi di più, hai voglia di uscire e alle volte di rintanarti in casa a poltrire con te stessa.
Sei di nuovo connessa con te e si riparte.
Avete mai notato quanto i periodi personali più infelici vi abbiano portati i più grandi e importanti cambiamenti, in seguito? Delle volte anche i più positivi. Altre devi proprio cercarlo con pazienza, il bene che ne è scaturito, ma, quasi fosse una legge, c'è sempre.
Perché quando ci modifichiamo per voglia o controvoglia, spinti da altro, evolviamo un nostro modo di essere in qualcosa di più simile alla nostra Anima, ci comprendiamo di più.
Per alcuni la conoscenza passa dalla gioia, dall'essere aperti al cambiamento, per altri invece passa dal dolore e dall'attaccamento per qualcosa che ci ostiniamo sia giusta per noi, per il dolore della perdita, il più delle volte.
Comunque si cresce, ci si capisce un pochino di più, e ci si stima di più, tutto sommato.
Ora. 
Tutta la vita proveranno a dirci chi siamo e come dovremmo essere.
Non ascoltiamoli. Proviamo a vivere secondo ciò che sentiamo.
Non parlo di lasciapassare per egoismi di sorta e insensibilità nel calpestare gli altrui pensieri e diritti.. Quale bene potrebbe mai portare questo?
No, parliamo di sciocchezze serie, ché la leggerezza è il primo buon caffè che desideriamo al mattino, insieme ad un sorriso.

Parliamo di darci credito, tanto. Di guardare onestamente ciò che ci piace e perseguire la sua cura che poi, di riflesso, è la nostra.

Tutta la vita mi hanno detto di scegliere. Di essere o cantautrice, o creatrice di gioielli, o scribacchina, o fotografa.. Di disegnare e basta o provare a far doppiaggio se davvero ci tenevo. Di scrivere più seriamente, di aprire un blog di ricette o di salute..
Ebbene, giudici che state nella mia testa, io vi ho ascoltati tutti, per tanto tempo. Per questo ho deciso di non seguire nessuno di voi. "Voi" che proietto al mio esterno con le facce dei miei familiari, i miei amici, i miei conoscenti, i miei professori, gente che se ne intende.. (ma di cosa poi? Certo non di me.), voi che guardo su fb, o faccia a faccia tutti i giorni e che, mi rendo sempre conto, siete solo estensione delle mie insicurezze. Voi che non conoscete che un verso di me.

Ecco, però vi ringrazio. Perché mi insegnate a non scegliere una parte di me che vada meglio delle altre. Perché io sono così, nel bene e nel male, con tutto ciò che mi piace e so fare o so fare poco ma mi piace fare ugualmente. 
Perché NON FA NIENTE se non sono la più brava, la migliore, la più veloce e la più bella.
Sono e sarò ME senza artifici e con i miei tempi.
Siatelo anche voi e fatevi guardate mentre cominciate ad essere luce.
Guardatemi, a mio modo ho già imparato a brillare a profumare.

Tu guardami, perché sei l'unica persona che mi abbia mai trovata.



Con il cuore, 

La Bariota felice.

lunedì 27 marzo 2017

sentire

E' il cielo di marzo, incostante, splendente e rabbuiato.
A volte mi prende la rincorsa dentro, muove i passi sempre più velocemente, il fiato sembra corto ed invece è lanciato, è uno solo, lunghissimo che neanche riesco a capire come possa far bene la distinzione tra il riempirmi i polmoni e lo svuotarmi, compulso.
Rincorse di umori, che delle volte ogni cosa commuove, perché notare fa sempre la differenza al guardarsi intorno. Guardarsi intorno è da ciechi.
Come divorare senza assaporare, che non è mangiare, non è un atto completo e mai soddisfa, mai ti sazia, ti riempie di niente.
Certe volte, io lo sento nel profondo, la mia vita è su un violino, si muove di archi, acuti e profondi, stridenti, che remano sulle mie emozioni. Vogare emozioni.
Bordi di lacrime si infrangono sulle ciglia, si sfoca tutto che sembro esser sott'acqua.
Questo sentimentalismo a volte pare lacerare la carne dei miei pensieri, sono sopraffatta dai tumulti piccoli. Non so quanto sto lì. Non lo so..
Forse è questo il sapore della poesia, io che non ho mai capito molto di poesia..
SENTIRE è il vivere più vero che riesco ad essere, mio malgrado e per fortuna.


La bariota ormonale.

lunedì 20 marzo 2017

Arrivano i pinguini!

E' chiaro ormai quanto mi piaccia giocare col cibo nonostante da bimba sia stato insegnato anche a me di non farlo. C'è da ammettere però che manipolare forme e impiattamenti di un normalissimo antipasto, ad esempio, "sprinta" l'allegria e la voglia di mettersi a tavola ad assaggiare!
Cominciare il pasto in questo modo appaga anche la vista che, non ce ne rendiamo sempre conto ma, è il primo a mettersi a tavola. :)


Questo antipastino fatto solo di 3 ingredienti è ideale anche come aperitivo. Semplicissimo e simpatico non ci metterete molto a prepararlo!
Vi serviranno solo:
  • olive nere denocciolate
  • bocconcini di mozzarella
  • una/due carote medie
  • Stuzzicadenti
Ogni pinguino è composto da due olive denocciolate (una tagliata e una intera), una rondella di carota, un bocconcino di mozzarella e uno stuzzicadenti.
Iniziate col pelare la carota, tagliatela a dischetti, su ognuno di questi incidete una V al contrario e mettetela da parte, ci servirà per fare i becchi. Per fare le ali basterà tagliare per lungo la metà delle olive denocciolate, quelle intere invece saranno le teste.
Bene, assemblate i vostri pinguini!

Infilzate un'oliva intera nella sua metà, perpendicolarmente ai due fori, poi tocca al bocconcino di mozzarella e poi alla rondella di carota, così che si formi l'idea delle due zampe. Sollevate un pochino l'oliva testa e incastrate tra questa e la mozzarella le due metà tagliate di oliva. Riprendete la V incisa di prima e inseritela nel foro grande della testa.


Vi assicuro che per quanto siano veloci e semplici danno sempre un bellissimo risultato e ai vostri ospiti piaceranno! Tantissimo, che non ve ne resteranno molti sul piatto! ;)

Se vi piacciono e li proverete taggatemi nelle vostre immagini usando l'ashtag #labariotachevivehygge e aiutate la mia pagina Facebook e il mio profilo Instagram a crescere cliccando il like e seguendomi se vi va! :)

Buon appetito!


La bariòta cuochina

giovedì 16 marzo 2017

Lo zenzero ci fa stare bene!

Quando vedo queste grosse radici nei cestini dei supermercati non posso fare a meno di esser contenta che questo ingrediente sia diventato così diffuso nel nostro paese, perché lo zenzero è magico! Non fa che migliorare la nostra salute, su tantissimi fronti!

Oggi grazie al supporto di una bravissima nutrizionista sono felice di inaugurare la prima rubrica del mio blog.
Una rubrica di benessere a cui tenevo tantissimo perché in questi anni ho imparato e capito quanto il cibo sia nutrimento di fisico e anima e che spesso il corpo non vuole che essere meglio ascoltato per guarire.
Chiaramente la medicina non viene messa in discussione, in questi contesti, che si riferiscono non a patologie gravi ma a disturbi e malesseri che rientrano nella normalità di tutti noi.
Ecco l'articolo della Dottoressa Rosa Tomasello che ci darà qualche trucchetto per utilizzare al meglio lo zenzero! ;)

" Lo zenzero (Zingiber officinale Roscoe) , è una famosa e ampiamente utilizzata radice, soprattutto in Asia, che contiene diversi costituenti bioattivi interessanti, viene utilizzata soprattutto come spezia o per condimenti ed è consumata cruda o cotta. Le principali specie commercialmente coltivate in Asia sono l’ officinale Zingiber, Curcuma longa, e Alpinia galangal, sono utilizzati per la medicina tradizionale e aromi alimentari. Nella medicina tradizionale di questi luoghi , i rizomi delle piante di zenzero sono consumati dalle donne durante la nausea e il parto. In Malesia, solo le radici di zenzero sono consumati come condimento alimentare e le foglie vengono gettate via, mentre in Thailandia, le foglie di zenzero sono mangiate come insalata e inoltre vengono bollite e applicate sul corpo per alleviare le articolazioni rigide e doloranti, dunque, lo zenzero, riduce i dolori artritici.
Nell’occidente, d'altronde , sta sempre più prendendo piede la “moda” della tisana limone e zenzero, ma sarebbe più utile conoscere la giusta collocazione temporale di assunzione di questa bevanda. Per carità, nessuno ci vieta di berla quando più preferiamo, ma essendo, lo zenzero, un ottimo antinfiammatorio e con proprietà drenanti, lo si può assumere, ad esempio, nella fase premestruale ( quei giorni che precedono la mestruazione per intenderci) per contrastare la ritenzione idrica, e i dolori mestruali; oppure quando si ha il raffreddore , mal di gola e tosse, l’azione analgesica e decongestionante dello zenzero aiuta ad allontanare il muco dalle vie aeree. 

Prendete l'abitudine di bere la tisana nei 7-10 giorni prima del ciclo per ridurre notevolmente i crampi mestruali! 

E ancora, allieva il mal di testa, il senso di nausea (quindi ottimo alleato per chi viaggia e soffre il mal d’auto!), e mantiene sotto controllo i livelli di glucosio nel sangue nei pazienti diabetici.

Masticate qualche pezzetto di zenzero candito quando avete mal di testa o se vi danno fastidio i viaggi in macchina!

Infine, studi recenti hanno suggerito che alcuni flavonoidi come la catechina e quercetina contenute nello zenzero potrebbero essere in grado di controllare la crescita delle cellule tumorali nel corpo umano , dunque potrebbero avere proprietà preventive il cancro. Questa capacità è legata ai componenti polifenolici e flavonoidi di estratto di zenzero fresco. "



Un ringraziamento speciale alla Dott.ssa Rosa Tomasello, biologa e nutrizionista per la competenza e la pazienza nell'aver risposto alle decine di domande che le ho rivolto! :)
Seguite il link per andare sulla sua pagina Facebook!
La mia pagina invece la troverete qui La bariota che vive hygge e su Instagram! ;)

A presto!

La vostra bariòta!

mercoledì 15 marzo 2017

Biscottini al cocco

Questo marzo che ci illude di sole e sommerge di freddo fa venire ancora più voglia di primavera, delle volte però, come stamani, proprio d'estate!
E allora quale miglior modo di assaporare bocconcini soffici di luglio se non preparare i biscottini al cocco? ;)


Questa è una ricettina semplicissima che in molti conoscerete già, siccome sono molto soddisfatta del risultato, che è anche piuttosto veloce e godurioso, ecco qui la mia versione!

BISCOTTINI AL COCCO

Ingredienti
  • 160 gr di farina di cocco
  • 75 gr di zucchero integrale di canna
  • 2 albumi di uova medie
Procedimento

In una ciotola, meglio se di metallo, montate a neve gli albumi aggiungendo un pizzichino di sale.
Poco alla volta mettete lo zucchero di canna continuando a montare per bene la meringa. Una volta finito mettete via le fruste e incorporate, sempre poco per volta, la farina di cocco al composto. Con calma, mescolando dal basso verso l'alto per non smontare troppo la meringa. Non è detto che vi serva tutta la farina indicata perché magari l'albume che avete è un pochino meno di quel che è capitato con le uova a mia disposizione, spesso anche io ne tolgo o aggiungo poco di più, alla bisogna, L'impasto deve risultare cremoso e denso ma non tanto da essere asciutto, o si sfalderanno con facilità una volta cotti. Lo capirete mentre mescolate. ;)
Scaldate il forno impostando 150 gradi e nel frattempo, su una placca da forno rivestita da carta forno, posizionate piccole porzioni del composto, aiutandovi con un cucchiaino magari.
Distanziateli un pochino gli une dagli altri e aggiustate poco con le dita o il cucchiaino giusto per abbozzare una forma sferica ai vostri biscotti.
Teglia in forno e orientativamente vi consiglio di controllare la cottura dai 10 minuti in poi perché ogni forno ha il suo "carattere" e forse basteranno questi.
Di solito la cottura dei miei biscotti, essendo comunque delicati e leggeri, si aggira tra i 12 e i 15 minuti. Non fateli dorare troppo, basterà un leggero colorito sulle punte.

Io tengo la quantità di zucchero bassa perché la farina di cocco, di suo, è già dolciastra, eppure ogni volta è come una stupenda ciotolina d'estate pronta da mangiare, (se dopo averli sfornati sto attenta ai furti in casa! ;) )!!

Taggate #labariotachevivehygge se li provate e se condividete la foto sui social, mi farebbe piacere! :)
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Buon appetito!

La bariòta cuochina.


martedì 14 marzo 2017

parlando a Villa Cutò

A cosa vale venire fin qui e non guardarti tramontare serenamente? O ascoltarti, mentre il dialetto flette i vicoli pieni di pensieri?
A cosa vale non conoscere ciò che eri e ciò che cerchi di cambiare in mezzo a vecchi ricatti emotivi?
Io li coltivo i tuoi germogli nuovi.

Un tempo il tuo principe ti abitava, con servitù e reali a seguito. Eri imponente ed elegante nel tuo bel vestito di tufo su una distesa di limoneti, di foglie odorose e arance da rubare.
Oggi sei una villa storica, con piccoli movimenti artistici che animano le tue scale, i piani belli e decorati.
Per me sei la persona cara che mi viene a prendere in stazione.

Sei casa, ogni volta che ritorno nella nostra Baaria.



La bariòta

venerdì 10 marzo 2017

Pancakes leggeri e golosi!

E' ormai risaputo che la colazione è un momento molto importante della giornata. La nostra mente che ritorna dal sonno e il nostro corpo, delle volte "sgualcito" dalla notte, iniziano a svegliarsi serve un carico di energie buone per affrontare con più sprint e concentrazione la nostra giornata e per rispondere alle prime mail e messaggi che già "drindano" sul cellulare senza un grugnito indistinto aggrappati come siamo al caffè.
Io ho un debole particolare per le colazioni. Ce ne dovrebbero essere di più nell'arco di una giornata!


I pancakes offrono un buonissimo apporto di proteine, il cioccolato fondente e le noci aiutano la mente e la positività a far capolino, la farina integrale al posto di quella bianca impoverita (ne parleremo più avanti), così come lo zucchero integrale di canna dal profumo speziato e speciale, la frutta fresca, in questo caso la banana che è fonte di potassio..
Insomma, questa colazione, oltre che sanissima, leggera e molto golosa, è anche super veloce da preparare!

Sul web girano centinaia di versioni diversi e simili allo stesso tempo, io vi riporto la mia versione più leggera e veloce di due pancake medi che faccio quando non mi va troppo di star dietro alle ciotole e ho poco tempo prima di uscire!
Per questo le misurazioni, per una volta, sono in cucchiai e pizzichi, niente grammi che non abbiam tempo per la bilancina!
Vi basterà moltiplicare le dosi, quindi, se non li preparate solo per voi o se avete una fame che vale per due o più persone! ;)

PANCAKES LEGGERI E GOLOSI

Ingredienti
  • 2 cucchiai colmi di farina integrale
  • 1 cucchiaino di zucchero integrale di canna
  • 1 pizzichino-ino di sale
  • 1 spolverata di cannella, se vi piace
  • 1 pizzico di bicarbonato
  • qualche cucchiaio di latte vegetale 
  • 1 albume *(opzionale)
  • 1banana 
  • 1 quadrotto grande, almeno, di cioccolato fondente
  • sciroppo d'acero
  • noci o altra frutta secca
Procedimento

In una ciotola mettete la farina, lo zucchero, il bicarbonato, il sale e la cannella, se gradite il suo aroma come me, aggiungete l'albume* e mescolate. Un cucchiaio alla volta aggiungete il latte che preferite, (io prediligo spesso quello di riso ma quello di cocco o mandorla..beh, dovreste provarli!), fino ad ottenere una pastella abbastanza fluida ma non liquida! Servitevi di pochissimo latte o farina per aggiustare la consistenza. ;)
Potete aggiungere adesso un terzo delle noci e del cioccolato tagliato in scaglie, il resto lo terremo da parte per la decorazione.
Scaldate un padellino antiaderente, se molto buono non avrete nemmeno bisogno di strisciarci sopra un pezzetto di burro o di olio.
Versate metà del composto quando la piastra vi pare molto calda, non appena sulla superficie cominceranno a salire molte bollicine e a scoppiare potrete girare il vostro pancake e aspettare uno o due minuti al massimo prima di sistemarlo nel piatto, procedete allo stesso modo con l'altra metà dell'impasto. Se avete raddoppiato o triplicato le dosi aiutatevi con un mestolo per porzionarlo in padella.
Bene, ora non ci resta che assemblare la nostra colazione prima di divorarla. Tagliate una banana a fettine e sistematene una parte sopra uno dei due pancakes, insieme ai pezzetti di noci, al cioccolato  e ad un giro di sciroppo d'acero. Adagiate il secondo pancake e ripetete la stratificazione.

E il caffè americano? Beh, se vi piace è innegabile che sia il migliore abbinamento possibile ma andrà bene anche un cappuccino, un tè o un caffè normale, non formalizziamoci! ;)

* va bene inteso che l'albume, per una colazione vegana, può benissimo essere omesso e sostituito con poco latte vegetale in più!

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Buona colazione o buona merenda! :)

La Bariòta cuochina!

mercoledì 8 marzo 2017

aMare

Ha certamente una sua intelligenza, il mare.
Mi fa sentire cullata e al sicuro nella nenia che mi risuona dentro, nel suo andirivieni che somiglia ad un battito lento, frammentato e sovrastrutturato.
E' un racconto in cui capisco d'esser già contenuta da prima di me.
Forse è essere attenta ai dettagli.
Forse è solo Essere.


Sei così immenso e saggio che non ti importa non esser visto davvero.
O diventare sfondo di gelati, selfie e chattate sul cellulare dandoti le spalle.
(Dare le spalle al mare.. È una pazzia.)
Non ti importa se il tuo parlare viene sentito come rumore che infastidisce le chiacchiere intorno.
Forse nemmeno ti dovrebbe importare che per noi sei come casa..

Eppure sono certa che un pochino ti importa.


lunedì 6 marzo 2017

★ contro-delitescenza ☆

Mi sono sempre sentita incompleta, io.
Sempre un passo avanti agli altri e, allo stesso tempo, indietro di una falcata.
Imperfetta ed eccellente.
Ho seguitato a litigare con me per comprendere come livellarmi per raggiungermi, per rientrare in uno standard di ragazza normale.
Una relazione a lungo termine, forse un matrimonio. Un lavoro con qualche certezza. I problemi da condividere al bar, le amiche del cuore.. Eppure sentivo, e del resto accadeva anche, non ero fatta per questo schema.
So di sembrare una bimba di 10 anni ma non avete idea di quanto abbia provato ad essere così.
E ho pianto e mortificato così tante volte il mio orgoglio dandomi come rifugio un ripostiglio emotivo stretto stretto, perché nonostante possa dire di sentirmi messa molto bene nella scala evolutiva dei miei pari non trovavo un posto per me.
Ero non adatta. A niente. E stop. E mi ripiegavo, accartocciando talenti e sensibilità in silenzi sempre più lunghi.

E invece ultimamente, e ovviamente questo accade SOLO quando ci si arrende a se stessi, ho trovato la chiave.
Che importa dell'affetto che forse ho avuto poco, o del cinismo che abbottonavo bene contro le intemperie emotive?
Ho trovato nuovo affetto, nuovo Amore, profondo e forte, proprio perché io mi sono riservata lo stesso Amore.
Ho trovato la mia forma. Che è solo mia e che non può accomunarmi a niente e nessuno.
Perché un'altra Rosalinda non esiste. E non potrà mai più esistere. E' irripetibile. E in quanto tale è sacra davvero.
E' bella. Nel senso più completo possibile, di potenzialità infinita.
(si, quello è il mio nome completo e protetto e usato dentro la mia famiglia solamente)
Non sarei riuscita a dire di me queste cose, un paio di anni fa. Ma quanta paura può fare essere speciali non per gli altri, (che non ci vuol nulla a essere speciale per gli esterni alla tua natura) ma per se stessi?
Sono troppo autocelebrativa, eh? Già.. Non è stupendo? <3
Mi accarezzo il viso, fiera.

Sono cielo. E mare. Ma soprattutto un buon profumo sulla linea dell'orizzonte. Finalmente. E ora iniziamo a riconquistare il mondo intero.

Sono LA bariòta, sono Hygge e più che mai sono un Seme di Stella.


Nella vostra vita vedete delle mancanze? Qualunque cosa vi blocchi dall'amare voi stessi, davvero, datevi tregua e arrendetevi alla vostra natura. Non perché sia incorreggibile ma proprio perché andate già bene così e prima vi vorrete bene prima il mondo intorno a voi inizierà a cambiare. E lo vedrete nei vostri rapporti, nelle relazioni, nel lavoro.. Inizierete ad avere un pensiero diverso, più sano e meno contaminato da negatività, inevitabilmente questo condizionerà la vostra quotidianità e il vostro umore.
Volersi bene è sempre il primo passo per migliorare la propria vita e quella degli altri.

Provate. E poi riuscite. ;)

venerdì 3 marzo 2017

torta di cavolfiori

Il venerdì cercherò sempre di postare una ricetta e per quanto semplice mi piace sempre l'idea di servire qualcosa che oltre che buono sia anche bello e gradevole e originale da vedere.
Poco più di un mesetto fa puntai al supermercato un bel bancone di ortaggi pieno di cavolfiori colorati, bianchi, verdi, arancioni e viola. Dovevo prenderli!
E non sarebbe stato bellissimo unirli insieme su una tavolozza edibile da presentare a tavola?


TORTA SALATA DI CAVOLFIORI

Ingredienti

  • pasta sfoglia o brisé (fresca o confezionata già pronta)
  • cavolfiori colorati (in foto vedete anche qualche rametto di broccolo)
  • pezzetti di formaggio a piacere o quelli avanzati in frigo (fontina, emmentaler, provola, gorgonzola, etc..)
  • del parmigiano grattugiato
  • olio e spezie varie
Procedimento

Cuocete al vapore i cavolfiori puliti, ne bastano pochi gambi per colore. Una volta cotti passateli delicatamente sotto l'acqua ghiacciata per mantenerne vividi i colori, tagliare i gambi dalle "teste" colorate e mettere da parte queste ultime.
Adagiate nella teglia (già oliata o foderata con la carta forno) la sfoglia. Mettete sul fondo sia i gambi dei cavolfiori, tagliati a cubetti, o a listarelle che i pezzetti di formaggio, anch'essi tagliati sottili. Date una spolverata generosa di parmigiano reggiano, sistemate i bordi della sfoglia e mettete in forno a 180 gradi per 20 minuti circa.
Aggiungere le teste dei cavolfiori colorati e spennellatele con olio (o burro se preferite), pepe e sale, una spolverata di origano e infornate di nuovo per altri 5 o 10 minuti.

E' buonissima e bellissima da servire a tavola!

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Ringrazio Elena Cucinama per la sua gentilezza e l'idea colorata! :*

Buon appetito!

mercoledì 1 marzo 2017

Un passaggio segreto

Cammino mentre mi parli. Ti ascolto sorridendo e poi lo intravedo, nascosto tra le vie principali, un passaggio segreto coperto d'edera.



Dove porterà? Non ne vedo che una fessura illuminata dal sole, alla fine..
Conduce a una cascata immaginata.
A una spiaggia piena di vilucchi leggeri color indaco.
Ad un sentiero con ciottoli perlescenti alla luce della luna.
O a un gazebo di caffè fumante, corretto con latte e spezie.
Porta ad una scuderia trasparente di mini pony colorati.
Ad una radura e una vecchia casa, ad un armadio pieno di vestiti delle sorelle Bennet, con crinoline appoggiate sui cesti intrecciati.
Magari al tuo abbraccio amorevole dove restare e costruire.

L'immaginazione mossa giusto per un paio di secondi.

Riprendo a camminare, riprendo a parlare, insieme a te..
Non ti senti più ricco anche tu?