martedì 28 febbraio 2017

Costruire l' Estate

E più fuori il cielo è intento nel suo nuvoloso altalenante più penso alla piacevole sensazione di sole addosso, di tepore sulle braccia.



Amo i maglioni pesanti e i calzettoni spessi e morbidi, mi sciolgo di piacere quando il fumo del tè caldo sfida il gelo della mia cucina. Quando mi avvicino ai fornelli col caffè a borbottare.
La mia fedele boule d'acqua bollente, nel suo lupetto grigio chic, sempre con me mentre scrivo sul divano. Le torte aromatiche appena sfornate, le vellutate e le zuppe..
Le lucine nel salotto, i glitter sul pavimento a Natale, la pioggia romantica che pulisce l'aria.
M mancano già le abitudini d'inverno.
Ecco, magari con un riscaldamento che funziona bene in casa me lo godrei di più..
Forse solo per questo oggi guardo verso l'Estate.
E troverò il modo di essere Hygge anche a 40 gradi, sì, perché sarò io ad essere la torta in forno.

Nel frattempo, una palma da contorno al mio pranzo.

(Avocado, Olive, Pane integrale e Mozzarella)

lunedì 27 febbraio 2017

L'Amore di due cani

"Storia del mondo.
I vulcani eruttarono. Gli oceani ribollirono. L'Universo era in tumulto.
Poi venne il cane."

Snoopy

Forse non serve un post su come e quanto amano i cani. Chi ne ha avuto uno lo sa già e sentirà le mie sensazioni prima ancora di leggerle tra queste righe. Chi non ne ha mai avuto uno non potrebbe capire perché osservare, a volte, non è che osservare e l'amore per un cane si vive, si insinua con innocenza dentro il tuo cuore. Ha uno spazio speciale inviolabile. Ogni persona custodisce pregi e difetti di chi ama, ma quando custodisci il ricordo del tuo cane non hai nulla da ripulire, nessun ricordo. 
Forse, probabilmente, ciò da ripulire riguarderà te stesso, in qualche rimprovero o rimpianto di troppo.
A me capita e sorrido mentre mi scende qualche lacrima perché soprattutto son sicura che se potessero, "le ragazze" come le chiamava mia madre, mi direbbero "vabbè, ti fai sempre paranoie tu.. Dai, non fa nulla!" e una loro musata sui pantaloni chiuderebbe il discorso.


Forse non serve un post come questo, dicevo, eppure ho come un piccolo grumo di non detti, nel mio cuore. Ve ne siete andate a due mesi di distanza dopo così tanti anni insieme e siete state preziose, nella nostra famiglia, dolci, divertenti da impazzire, protettive e anche incazzose delle volte.
Ecco questo posso dirlo, siete state più umane di quel che dovevate. 
Bisticciavate tra voi, come sorelle, e quando non vi siete più capite, quando non riuscivate più a comunicare tra voi qualcosa si è spezzato, un legame forte, un'alleanza emotiva alla deriva ha prosciugato il resto, e non avete resistito. Poche settimane e a turno siete scivolate via.
Come un rapporto sentimentale può cambiare la forza vitale di qualcuno, qualunque qualcuno, anche animali, anche cani. 

Quando scrivo di sentire emozioni, non crediate io senta solo quelle positive perché ho deciso di impostare la mia vita su una filosofia di positività, io sento tutto e anzi, più apri il cuore più tutto entra con forza, anche il dolore. Ma trasmutare è ciò che mi riesce bene, per fortuna, con pazienza, tanto lavoro interiore e cuore aperto. 
Gli animali, i cani tra tutti, vivono così i loro sentimenti, immensamente, al limite della stupidità, come gli amori più grandi che abbiamo mai provato. E siamo sicuri che sia questa la stupidità?
Proteggersi e alzare muri non è mai davvero intelligente, può essere utile, in apparenza, metter distanza tra te e il dolore, tra te e qualcuno. Tu alzi la tua bella barricata e non appena hai finito, non appena l'ultimo mattoncino è sistemato lo capisci, che sei tu a contenere quel dolore. Che non c'entrano più gli altri,  dall'altro lato del muro.  
Capisci che hai alzato uno scudo con una parte di te e non con l'esterno. 
Invece bisognerebbe capirsi, parlarsi, perdonarsi sempre.. Questa è l'intelligenza emotiva.
Come fanno i cani che in uno scodinzolio di coda, leggero e senza troppi pensieri, ricominciano la giornata e vivono il momento come la più grande emozione, sempre. 
Io mi ricordo l'ultimo sguardo, occhi a occhi tra me e voi, mentre vi accarezzavo la testa. E muovevate la coda, dolci, per salutarmi. A cuore aperto pure mentre soffrivate.

Dovremmo vivere tutti così, a cuore aperto, ché sennò non è vivere ma rintanarsi.

A mio fratello e al nostro pezzetto di cuore per Moggi e Koopa.
Per sempre.

giovedì 23 febbraio 2017

Popcorn cake!

Il sole ha il potere di ricaricarci e quando usciamo dall'inverno, dalla neve, dai capelli ghiacciati anche sotto i berretti di lana, dai sorrisi di nuvole di vapore, il sole ci rigenera scuote i vecchi pensieri, scioglie i malumori e le paure ed eleva il bello.
Bisognerebbe festeggiare sempre, svincolati dal calendario, perché ogni giorno di sole è una rinascita.
Più il buio ci è sembrato profondo più la luce arriverà ovunque.
Che sia festa sempre, allora!


Questa torta di Popcorn allegra e bambina è perfetta per una sferzata di colore, i vostri ospiti che stiano sotto i 7 anni o che li superino abbondantemente, la guarderanno meravigliati e incuriositi e per quanto sia dolce, credetemi, difficilmente avrete il problema di dove conservarla. :)
La ricetta è di Simone Lapadula un noto Popcorn chef ospite anche in trasmissioni televisive.
Ho modificato di poco le dosi solo per la capacità della mia teglia.

POPCORN CAKE

Ingredienti
  • 100 gr di popcorn (io prediligo quello salato per un minimo di contrasto nel sapore)
  • 95 gr di marshmallow
  • 95 gr di burro
  • 60 gr di miele
  • Cioccolatini colorati, con le noccioline, frutta secca, tutto ciò che vi piace e che fa colore!
  • Una o due tavolette di cioccolato, che sia fondente, al latte o bianco, per la copertura.

Procedimento

In una ciotola molto molto grande mettete i popcorn e i cioccolatini a bottoncino e ciò che volete  venga incastonato nella torta (ma mettetene via una parte per la decorazione finale sul cioccolato), mescolate bene. Imburrate per bene una teglia da ciambellone con altro burro.
In una padella antiaderente mettete a sciogliere insieme il burro, il miele e i marshmallow, lentamente, fino ad avere una cremina dorata.
Versate il composto nella ciotola dei popcorn e mescolate bene, specie dal basso verso l'alto, perché sul fondo tende ad accumularsi tutto, (io indosso dei guanti per facilitarmi e non avere le mani piene di popcorn adesivi!), il marshmallow tenderà a filare, non preoccupatevi ma cercate di esser celeri.
Trasferite tutto nella teglia, poco per volta aiutandovi anche con le mani (se avete i guanti!) e compattate più che potete, premendo anche con un foglio di carta forno più e più volte.
Lasciate raffreddare per un paio di ore. Se avete fretta potete anche metterla in frigo per mezzora o poco più, tenete il fondo sempre coperto, comunque.
Infilate in verticale una lama  lungo il perimetro del bordo teglia, piano e senza fretta, per cercare di separare la torta dallo stampo e fate lo stesso delicatamente anche per il bordo interno. Così facendo, capovolgendo lo stampo, dovrebbe venir giù facilmente.
La torta sarà gia bellissima così ma perché non fare un'ulteriore decorazione calorica?
Già che ci siamo, voglio dire.. ;)
Fate fondere il cioccolato a bagnomaria o al microonde (ma tenetelo sempre d'occhio!) aiutandovi con un cucchiaio versatelo sulla superficie tenendo conto che più cola, in modo irregolare anche, più l'effetto sarà goloso quindi evviva le imperfezioni!
Decorate infine con i cioccolatini messi da parte e lasciate mezzora ad asciugare dentro al forno spento, se potete, così da non far prendere troppa aria ai popcorn.

Servite e meravigliate tutti!



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Ringrazio Chiarapassion per avermi fatto ricordare questa torta che avevo nei preferiti da tantissimi mesi! :*

La vostra Bariòta

venerdì 17 febbraio 2017

la fortuna

Questa magia.. Questo alone fatato che sembra accompagnarci, dispettoso e generoso, quando pare a lui in piccolezze e in punti che ci cambieranno la vita.
Cos'è la Fortuna? E' un'essenza del fato, forse? Uno spirito amico, di qualcuno che non c'è più e che ama ancora starci vicino? Magari una casualità fredda e scientifica? Una concomitanza di eventi e coincidenze?
Ci piace tanto disquisire, tra fede dell'ignoto e pragmaticità, la vera natura della Fortuna.
E nel frattempo, delle volte, ci perdiamo la conclusione migliore:

Siamo NOI la nostra Fortuna.
Siamo noi, con l'arguzia, con l'Amore, con il nostro estro artistico, con l'ingegno di un'idea, con la forza che inspiegabilmente, mossa dagli eventi, ci permette di salvarci, di salvare, di aiutare il pianeta e ci rende Sublimi. Insostituibili, ognuno a modo suo. Eterni in modo squisitamente pieno.
Siamo la Fortuna, noi, pieni di difetti e di pregi, di noia e di ironia, di capacità fuori dal comune e di ordinaria organizzazione.

Teniamoci anche i riti scaramantici, i nostri portafortuna, i segni positivi, ma si.. Quelli sono semplicemente a livello grafico, materiale, un qualcosa che possiamo toccare e vedere per la nostra punta di razionalità che stenta a fidarsi. E' anche divertente avere delle piccole abitudini propiziatorie.
Basta sapere, scavando un pizzico più in fondo al pensiero, che l'energia, quella è solo nostra e senza dubbio, in ogni circostanza siamo noi la Fortuna.

Quando le cose sembrano arenarsi, quando ci sentiamo disperati e soli, pensateci, anche se lottiamo contro un peso, che pare schiacciarci, sembriamo piegarci di più.
Più resistenza mettiamo più quella resistenza ci blocca.
Eppure, tutte le volte, OGNI VOLTA che smettiamo di resistere e lasciamo che sia, inevitabilmente lo status delle cose si sblocca.
E arriva una soluzione, un'idea, un qualcosa, in un soffio di vento, in un cielo stellato. In qualcuno che per caso ci dice qualcosa, un suggerimento sottovalutato e cambia tutto.
Cambia tutto.. Perché cambiamo noi, perché modifichiamo un modo di agire, di pensare ed evolviamo, giocoforza, ciò che siamo.
Siamo Fortuna.

Noi crediamoci, più che possiamo.


giovedì 16 febbraio 2017

Come antipasto . .

Care uova sode,
Vi ho prese dal frigo e vi osservavo, ogni tanto, mentre preparavo l'insalata.
Sembravate un po' tristi anche se vi avevo lasciate a dondolare sul piatto azzurrino, quello dai bei ghirigori.. E allora, dai, vi faccio vedere la vostra vera natura!

Ma poi gnam, eh!


Provate a servire così delle semplici uova, lessate in acqua, avanzate dal giorno prima magari.
Vi assicuro che gli ospiti a tavola resteranno meravigliati e svuoteranno il piatto in un batter d'occhio!

Ho intagliato con molta calma alcuni dei gusci, nascondendo eventuali imperfezioni,  tagliuzzato dei pezzetti di carota per fare i becchi e la cresta e usato dei semplici chiodi di garofano per gli occhietti. La mia l'insalata era già molto condita per cui, per non fare scivolare la composizione sulle foglie lucide d'olio, ho preferito servirle a parte, in un cestino con del prezzemolo dentro ma se tenete bassi i condimenti potrete adagiarle direttamente nell'insalatiera.

Non è neanche tanto laborioso ma vuole semplicemente un pizzico di tempo e pazienza in più però, se come me amate guardare i vostri commensali stupiti e con i sorrisoni grandi e felici, questo piccolo twist farà contenti tutti!

mercoledì 15 febbraio 2017

Acqua e gelsomino

Acqua. L'elisir eterno.
Porta la vita in sé e pure ovunque la regala.
Qui in Sicilia a volte si fa desiderare e con le labbra arse rivolgiamo preghiere al cielo, alle nuvole che spariscono per giorni e giorni. Tanti implorano l'intercessione della Santuzza..
Spesso mi piace aromatizzata, con dei petali di fiori, una fogliolina di menta, una fettina di frutta..
Colore, sapore e profumo. Delle volte poggio un gelsomino sulla sua superficie trasparente e aspetto qualche minuto prima di bere.
Mi pare abbia una qualche connotazione antica, gloriosa, da fiaba e fede e festa, così.

Odori lontani, colori sgargianti, tipicamente orientali visto che questa terra ha in sé una moltitudine di identità e origini.
Ed anch'io, sovente, sento l'Arabia, (e assolutamente non solo), pulsarmi nel sangue.

La parte bella e forte di appartenere a qualcosa che è fatta di ogni cosa,  di ogni posto, di ogni razza.


Seconda natura

Chissà come sei arrivata fin qui, bella Dafne, a nasconderti da Apollo pregando gli Dei di mutare il tuo corpo in albero.


Lungo il Rittufilu, ad Aspra.

lunedì 13 febbraio 2017

Esercizio di una Primavera d'Inverno

"Vivere non è abbastanza.." disse la farfalla.
"Bisogna avere il sole, la libertà e un piccolo fiore."

Hans Christian Andersen



Un abbraccio di sole, un'intesa di cielo.
Questo cielo che ama girare, borbottare, distendersi..
La mia casa è un giardino enorme, piccoli mucchietti di casupole su un tappeto di trifogli.
Molte cose sono più lente e più sensate, le altre, alcuni giganti pesanti sul terreno ad esempio, scelgo di non vederli anche se qualcuno si blocca immediatamente quando lo sorvolo.
C'è un continuo cinguettare e far rumore intorno, cos'avranno mai da dirsi sempre, gli uccellini?
Io volo silenziosa.
Sì, canto ma piano piano e il mio batter d'ali è calibrato col battito della Terra fin da che ci ricordiamo.
Così, in accordo con l'Universo.